

Durata: 103 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Francesca Marciano, Umberto Contarello Tratto da Romanzo di: Niccolò Ammaniti
Música: Gabriele Conti, Goffredo Gibellini, Marco Streccioni
Fotografía: Fabio Cianchetti
Cast: Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Veronica Lazar, Tommaso Ragno, Pippo Delbono, Francesca De Martini
Produzione: Fiction Films, Wildside, Medusa Produzione, Sky Cinema
Genere: Dramma| Adolescenza. Droga
Il quattordicenne Lorenzo ha palesi difficoltà di rapporto con i coetanei tanto che si avvale dell'aiuto di uno psicologo. Un giorno coglie al volo un'occasione unica: finge di partire per la settimana bianca con la sua classe mentre invece si rifugia nella cantina di casa con una ben organizzata scorta di cibarie e le letture preferite. Non sa che di lì a poco proprio nel suo dorato rifugio irromperà Olivia, la sorellastra venticinquenne che non vede da lungo tempo. Olivia è tossicodipendente e sta tentando di ripulirsi. Nel frattempo soffre di crisi di astinenza e non fa nulla per lasciare tranquillo Lorenzo.
Bernardo Bertolucci torna a fare cinema dopo una lunga assenza causata dalle conseguenze della malattia che lo ha costretto su una sedia a rotelle. Se il suo sguardo non può più avvalersi direttamente della posizione eretta il suo cinema sembra avvantaggiarsene. È come se il suo occhio interiore avesse deciso di mettersi al livello dei giovani soggetti presi in considerazione invece di guardarli dall'alto di una memoria troppo vincolata dalla forma come in The Dreamers.
Grazie a un casting accurato, che gli ha permesso di scegliere due corpi e due volti che si imprimono immediatamente nella memoria dello spettatore, Bertolucci può tornare a uno dei suoi temi preferiti: quello dell'irruzione di un elemento esterno (sia esso storico o individuale) che mette in discussione uno status quo imponendo una revisione totale di ciò che si riteneva acquisito o l'esplosione di ciò che era stato accuratamente ricoperto da ipocrisie o autoconvincimenti. A differenza delle formiche dalla vita sociale rigidamente strutturata Lorenzo e Olivia sono due personalità che hanno cercato, ognuna a suo modo, di sfuggire al vivere comune. Sarà una cantina (luogo delegato alla paura e/o alla morte nel cinema di genere) a riaprirli se non al mondo almeno alla possibilità di prendere in considerazione opzioni diverse. Se Lorenzo, come un armadillo in gabbia, era convinto di salvarsi compiendo un ripetitivo percorso solitario, Olivia aveva cercato di annullarsi nel confondersi con i muri ai quali sovrapponeva la propria immagine fotografica. Una polvere simile alla calce di quegli stessi muri ma dai micidiali effetti aveva invece cominciato a confondersi con lei finendo per confonderla.
Premi:
​
2012: Premio David di Donatello: 6 Nomination (incluso Miglior Film)
2012: Festival di Cannes: Selezione ufficiale di lungometraggi (fuori concorso)
Durata: 120 min.
Paese: Regno Unito
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Gilbert Adair
Música: Vari
Fotografía: Fabio Cianchetti
Cast: Michael Pitt, Louis Garrel, Eva Green, Robin Renucci, Anna Chancellor, Florian Cadiou, Valentin Merlet, Jean-Pierre Léaud, Jean-Pierre Kalfon, Lola Peploe, Pierre Hancisse
Produzione: Coproducción Reino Unido-Francia-Italia; Recorded Picture Company (RPC), Peninsula Films, Fiction Films
Genere: Dramma| Anni 60. Adolescenza. Erotico
Parigi, primi giorni della primavera 1968: una coppia di gemelli ventenni, Isabelle e Théo, stringe amicizia con uno studente californiano durante una manifestazione davanti alla Cinémathèque Francaise contro il licenziamento del mitico direttore Henri Langlois. Approfittando dell’assenza dei genitori, i gemelli invitano Matthew – il nuovo amico – a stare con loro a casa. Nell’appartamento borghese, dove i tre si ritrovano per la prima volta completamente esenti dall’autorità parentale e quindi liberi di agire come vogliono, Théo e Isa fissano subito le regole di uno strano quiz cinefilo, allo stesso tempo innocente e perverso, che li porta ad esplorare i limiti della propria identità emozionale e sessuale. L’eccitazione dei sensi e delle menti va crescendo, finché Matthew si ribella, minacciando di rovesciare il rapporto di forza che lo oppone ai gemelli…
Una sera, esaurita la paghetta di papà, e consumati gli ultimi avanzi, Isa, mezzo ubriaca, accende il gas, progettando disperatamente di “suicidare” anche i due maschi addormentati al suo fianco dentro la tenda orientaleggiante da lei montata nel bel mezzo del salone, quando un sampietrino lanciato dalla strada infrange inaspettatamente la finestra del salotto. Tirati fuori in extremis dal sonno senza ritorno nel quale si stavano inoltrando, i tre girano le spalle alla loro tana diventata un vero porcile e corrono giù per unirsi alla folla dei giovani arrabbiati in procinto di scontrarsi con le forze dell’ordine, sognando di rifare il mondo sulle prime barricate dello storico Maggio parigino.
Premi:
​
2004: European Film Awards: 2 nomination agli Audience Awards
2003: Premio David di Donatello: Nominato per il miglior montaggio
Durata: 98 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Clare Peploe, Bernardo Bertolucci (Historia: James Lasdun)
Música: Alessio Vlad
Fotografía: Fabio Cianchetti
Cast: Thandie Newton, David Thewlis, Claudio Santamaria, John C. Ojwang, Massimo De Rossi, Cyril Nri, Paul Osul, Veronica Lazar
Produzione: Coproducción Italia-Reino Unido; Fiction Films, Mediaset, Tele+
Genere: Dramma| Romantico
Fuggita dal paese natio in Africa, Shandurai studia medicina a Roma. In cambio di vitto e alloggio, lavora come colf per Mr. Kinsky, un pianista inglese che vive in un palazzo un po’ decadente del centro storico, ereditato dalla zia. Kinsky è scapolo e occupa il piano nobile; la giovane donna ha sistemato il proprio spazio privato di sotto, nella vecchia cucina. Una notte, il padrone di casa infila un’orchidea nel portavivande che le serve da dispensa. Seguono altri enigmatici messaggi e regali, finché una sera lui si decide a dichiararle goffamente i propri sentimenti. Sottraendosi all’abbraccio, lei gli urla in faccia, rivelando che è sposata, e che suo marito è rinchiuso da anni in Africa come prigioniero politico. Sconvolto, Kinsky si profonde in scuse e la lascia tranquilla.
Intanto Shandurai, ormai all’erta, si mette in cerca di un nuovo alloggio, quando nota, continuando a fare le pulizie di sopra, che certi mobili e oggetti d’arte spariscono uno dopo altro. Quadri, statuine, arazzi, pianoforte: insomma il palazzo si sta svuotando, mentre Kinsky avvia misteriosi contatti con un prete di colore… Pochi mesi dopo, arriva la notizia della liberazione del marito di Shandurai, che presto sarà autorizzato a raggiungerla in Italia.
​
Premi:
1998: Premio David di Donatello: 3 nomination, inclusa quella per il miglior film
Durata: 188 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci e Susan Minot, da un soggetto di Bernardo Bertolucci
Música: Richard Hartley
Fotografía: Darius Khondji
Cast: Liv Tyler, Jeremy Irons, Sinead Cusack, Carlo Cecchi, Jean Marais, Donal McCann, Stefania Sandrelli, Rachel Weisz, Joseph Fiennes
Produzione: Coproducción Italia-Reino Unido-Francia; Fox Searchlight
Genere: Dramma| Romantico. Adolescenza.
Poco dopo il suicidio della madre, Lucy, 19 anni, arriva da New York per passare l’estate in Toscana, presso i Grayson, una coppia di vecchi amici dei suoi, il cui casale in mezzo alle vigne è rimasto il ritrovo dello stesso gruppetto cechoviano di boomers, artisti, scrittori e intellettuali più o meno disillusi che sembrano essersi abbandonati ormai al semplice spettacolo di uno dei paesaggi più incantevoli del mondo. Intanto, al di là dei confini di questo minuscolo paradiso terrestre chiuso su se stesso, l’umanità prosegue la sua corsa verso il precipizio. Tale comunità autarchica forma quasi una grande famiglia, con i suoi segreti piccoli o grandi e gli inevitabili pettegolezzi. Mentre Ian, che fa lo scultore, lavora al ritratto di Lucy, lei cerca di scoprire chi, tra i vari ospiti di casa Grayson, potrebbe essere il suo vero genitore (al quale accennano, senza nominarlo, alcuni versi della madre, scritti proprio in questo luogo, una ventina di anni prima).
Il suo primo confidente sarà Alex, un autore inglese ormai in fase terminale di cancro o di AIDS (non lo sapremo mai), cui Lucy si arrischia a confessare anche la propria verginità; però non le ci vorrà molto a capire, l’indomani mattina a colazione, che il suo segreto non è più un segreto… È a quel punto che entra in scena Niccolò, il ragazzo del suo primo bacio, conosciuto durante un precedente soggiorno nel Chianti quattro anni prima. Ma quest’ultimo si rivela essere un assai cinico seduttore, che ricorda a malapena il nome di tutte le sue conquiste. Lucy ne rifiuterà le avances, e incontrerà comunque la persona giusta che la aiuterà a uscire dall’adolescenza. Ritroverà pure il padre biologico – appena meno smemorato di Niccolò – e questo resterà il “loro” segreto.
​
Premi:
​
1996: Festival di Cannes: Nominato per la Palma d'Oro (Miglior Film)
1996: Satellite Awards: nominato come miglior attore non protagonista in un dramma (Jeremy Irons)
1995: Premio David di Donatello: 5 nomination, inclusa quella per il miglior film
Durata: 135 min.
Paese: Regno Unito
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Rudy Wurlitzer, Mark Peploe
Música Ryuichi Sakamoto
Fotografía: Vittorio Storaro
Cast Keanu Reeves, Bridget Fonda, Chris Isaak, Alex Wiesendanger, Ruocheng Ying, Raju Lal
Produzione: Coproducción Reino Unido-Italia-Francia-Liechtenstein; Recorded Picture Company (RPC), Ciby 2000, Serprocor Anstalt
Genere: Dramma
Un bambino di Seattle, Jesse Conrad, viene individuato da un gruppetto di religiosi tibetani quale possibile reincarnazione del Venerabile Lama Dorje, deceduto otto anni prima in esilio negli Stati Uniti. Benché inizialmente reticente, il padre di Jesse finisce per accettare l’invito dell’anziano Lama Norbu di accompagnare suo figlio nell’Himalaya, dove risulta che li aspettano altri due giovanissimi “candidati” locali. Intanto continua a svolgersi parallelamente, attraverso una serie di coloritissimi flashback ispirati all’iconografia indiana, l’antica leggenda del principe Siddhartha – divenuto poi il Buddha –, così come Norbu la racconta ai suoi tre protetti: dalla nascita miracolosa dell’erede del trono dei Shakya all’episodio dell’”Illuminazione”, dopo la scoperta della povertà, della malattia e della morte, la fuga dal palazzo e gli anni di meditazione nella foresta…
I viaggiatori, una volta giunti a destinazione, in un monastero in fondo a una valle dimenticata dal tempo nel piccolo regno del Bhutan, si cimentano subito con le varie prove, tra cui l’oracolo che deve stabilire quale dei tre bambini andrà considerato la vera e propria reincarnazione del defunto Lama Dorje. Più che l’esito finale di questa imprevedibile gara importerà il fatto che Jesse, reduce dal suo viaggio iniziatico sul Tetto del Mondo, si dimostri ugualmente portatore di valori che a priori non erano suoi.
​
Premi:
​
1996: Festival di Cannes: Nominato per la Palma d'Oro (Miglior Film)
1996: Satellite Awards: nominato come miglior attore non protagonista in un dramma (Jeremy Irons)
1995: Premio David di Donatello: 5 nomination, inclusa quella per il miglior film
Durata: 133 min.
Paese: Regno Unito
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Mark Peploe, Bernardo Bertolucci (Novella: Paul Bowles)
Música: Ryuichi Sakamoto, Richard Horowitz
Fotografía: Vittorio Storaro
Cast: Debra Winger, John Malkovich, Campbell Scott, Jill Bennett, Timothy Spall, Eric Vu-An, Amina Annabi, Sotigui Kouyaté, Philippe Morier-Genoud, Ben Smail, Nicoletta Braschi, Paul Bowles
Produzione: Coproducción Reino Unido-Italia; Warner Bros., Sahara Company, TAO Film, Recorded Picture Company (RPC), Aldrich Group
Genere: Dramma |Africa
Nel Marocco dell’immediato dopoguerra, Port e Kit Moresby, una coppia di artisti newyorkesi, sbarcano a Tangeri – lui è compositore, lei scrittrice –, accompagnati dal ricco amico Tunner, progettando di attraversare insieme il Sahara. Per i Moresby, lo scopo non detto di questa lunga vacanza è di ritrovare l’ispirazione a contatto con una cultura e con dei paesaggi decisamente diversi dal modello occidentale. Via via che le condizioni del viaggio verso Sud si fanno più difficili, la relazione tra i tre degrada. Tutto precipita quando Port, che è riuscito a sbarazzarsi dell’ingombrante Tunner, si ammala di febbre tifoide, prima di morire miseramente in una remota postazione militare francese ai confini del deserto.
Rimasta sola, Kit prosegue inaspettatamente l’avventura unendosi a una carovana di cammelli condotta da un mercante tuareg, Belqassim, che fa di lei la sua amante. Giunti dall’altra parte dell’oceano di sabbia, questi la sequestra – travestita da uomo – dentro una camera isolata del palazzo di terra seccata al sole, dove continuano i loro incontri sessuali. Finché le mogli del nomade approfittano di una sua lunga assenza per buttare l’ambiguo ospite fuori di casa. Mesi dopo, Kit, ricoverata in ospedale a Tangeri e ormai afasica, sfugge un’altra volta a un ulteriore incontro con Tunner, per andare invece a ritrovare un anziano habitué del Café Français che sembra aspettarla pazientemente da tempo.
​
Premi:
​
1990: Golden Globes: Miglior colonna sonora originale. 2 candidature
1990: Premi BAFTA: Miglior fotografia. Nominato per il miglior design di produzione
1990: New York Film Critics Circle: miglior fotografia. 2 candidature
1990: Los Angeles Film Critics Association: Miglior colonna sonora. 2 nom.
Durata: 156 min.
Paese: Regno Unito
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Mark Peploe, Bernardo Bertolucci, Enzo Ungari (Autobiografía: Puyi)
Música: Ryuichi Sakamoto, David Byrne, Cong Su
Fotografía: Vittorio Storaro
Cast: John Lone, Peter O'Toole, Joan Chen, Ruocheng Ying, Victor Wong, Dennis Dun, Ryuichi Sakamoto, Cary-Hiroyuki Tagawa, Maggie Han, Ric Young, Vivian Wu, Jade Go, Fumihiko Ikeda, Richard Vuu, Tsou Tijger, Hai-Tao Wu, Guang Fan, Henry Kyi, Alvin Riley III, Lisa Lu, Hideo Takamatsu, Hajime Tachibana, Basil Pao, Henry O, Chen Kaige, Liangbin Zhang, Wenjie Huang, Shu Chen, Dong Liang, Constantine Gregory, Yu Li, Wu Jun, Lucia Hwong, Shi Liang, Daxing Zhang
Produzione: Coproducción Reino Unido-Italia-China; Columbia Pictures, Hemdale, TAO Film, Recorded Picture Company (RPC), Yanco Films Limited, Screenframe, AAA Soprofilms, China Film Group
Genere: Dramma |Storico. Biografico
Nel 1908, il piccolo principe Pu Yi di origine manciù, come tutti i rappresentanti della dinastia Qing, è designato a salire sul trono del Drago alla tenera età di 3 anni… Quando avviene la prima rivoluzione del 1911, la Cina diventa una repubblica; tocca all’ex Figlio del Cielo, privo ormai di ogni potere, rimanere confinato con la sua corte nella gabbia dorata della Città Proibita, prima di esserne espulso nel 1924 da un generale ribelle. Esiliato a Tianjin, questo “prigioniero del passato” continua intanto a seguire i consigli del suo tutore occidentale, Reginald Johnston, il quale lo incoraggia ad accettare l’invito dei giapponesi a risalire sul trono come imperatore del Manciukuo (in realtà uno Stato fantoccio usato come base per la programmata conquista del resto della Cina, e poi dell’intero continente asiatico). Siamo agli albori della seconda guerra mondiale…
Arriva il 1950: condannato per alto tradimento dopo una terribile e logorante guerra durata otto anni – inizialmente contro l’invasore nipponico, poi contro il Guomintang del “generalissimo” Chiang Kai-shek –, seguita dalla vittoria e dalla presa del potere da parte di Mao, Pu Yi viene “rieducato” insieme agli altri collaborazionisti del Manciukuo. In occasione del 10° anniversario della Repubblica Popolare, ottiene il “perdono” ufficiale del Regime.
Per l’ex sovrano comincia finalmente l’esistenza normale di un qualsiasi cittadino cinese, come orticultore presso il Giardino botanico di Pechino. Finché, nel 1966, scoppia un nuovo sconvolgimento maggiore: dappertutto attraverso la Celeste Repubblica, decine di milioni di adolescenti, tutti vestiti da Guardie Rosse, criticano all’unisono l’imborghesimento dei capi del Partito. È l’inizio della Grande rivoluzione culturale…
​
Premi:
​
1987: 9 premi Oscar, tra cui Miglior film, regista e sceneggiatura. 9 candidature
1988: 3 BAFTA Awards, incluso quello per il miglior film. 12 candidature
1987: 4 Golden Globe, incluso il miglior film drammatico. 5 candidature
1987: Premi David di Donatello: 9 premi, compreso il miglior film. 10 candidature
1987: New York Film Critics Circle: miglior fotografia
1987: Los Angeles Film Critics Association: miglior fotografia e colonna sonora. 3 nom.
1987: Directors Guild of America (DGA): miglior regista
1987: Writers Guild of America (WGA): nominato per la migliore sceneggiatura originale
1987: César Awards: miglior film straniero
Durata: 116 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci
Música: Ennio Morricone
Fotografía: Carlo di Palma
Cast: Ugo Tognazzi, Anouk Aimée, Laura Morante, Victor Cavallo, Olimpia Carlisi, Vittorio Caprioli, Renato Salvatori, Ricky Tognazzi
Produzione: Fiction Cinematografica S.p.a
Genere: Dramma |
Dal tetto del prosciuttificio, l’industriale parmigiano Primo Spaggiari assiste, impotente, al rapimento del figlio Giovanni. Giorni dopo, mentre le ricerche della polizia sono bloccate, apprende da Adelfo, un suo impiegato prete-operaio (confessore, tra l’altro, di uno dei rapitori) che l’ostaggio avrebbe accidentalmente perso la vita nel corso dell’operazione. Sentendosi incapace di dare la terribile notizia alla moglie Barbara, Primo decide contro ogni aspettativa di andare avanti come se niente fosse: farà finta di pagare il riscatto, recuperandolo poi mediante una truffa destinata almeno a salvare la fabbrica (che all’insaputa di tutti è sull’orlo del fallimento).
Nel frattempo, viene pure fuori da un’indagine parallela condotta dai servizi dell’antiterrorismo di Milano che Giovanni, noto come “simpatizzante ideale” di certi gruppi radicali, potrebbe essere stato complice dei rapitori, al fine di colpire il proprio padre padrone… Nonostante la confusione, il piano è eseguito come previsto dall’industriale, con l’indispensabile complicità di Adelfo e Laura, quest’ultima operaia e studentessa universitaria, nonché ragazza segreta di Giovanni. La condizione imposta a Primo è che accetti la proposta dei due giovani di trasformare la Spaggiari S.p.A. in una cooperativa, della quale resterà comunque “presidente a vita”. Sistemato questo dettaglio decisivo, ecco riapparire Giovanni, letteralmente caduto dal cielo, senza la minima spiegazione, ma sano e salvo, lasciando ai soli spettatori l’arduo compito di fare luce sul “miracolo” appena avvenuto.
​
Premi:
​
1981: Festival di Cannes: Miglior Attore (Ugo Tognazzi)
Dopo un enigmatico prologo “primi anni ’60” sul Tirreno, tra Sole e Luna, la diva Caterina Silveri si appresta a lasciare la sua casa di New York per una tournée europea, quando suo marito, Douglas, muore improvvisamente d’infarto. Di ritorno dal funerale, decide che ad accompagnarla sarà invece il figlio quindicenne, Joe. Ritroviamo la nuova “coppia” a Roma dove, durante le rappresentazioni del Trovatore all’opera, Caterina scopre che il ragazzo è tossicodipendente. Non sapendo più come gestire la situazione, una sera si offre a lui, provocando una violentissima reazione; in seguito gli rivela che suo padre non era Douglas, bensì un tale Giuseppe, conosciuto e amato in Italia una quindicina di anni prima. Joe riesce a rintracciare il genitore letteralmente caduto dal cielo e lo visita senza preavviso nella casetta sul mare in cui vive con la propria madre, facendosi passare per un amico del figlio, il quale sarebbe appena morto di overdose.
Durante le prove di Un ballo in maschera a Caracalla, Giuseppe, sconvolto per la terribile notizia, irrompe nelle quinte in cerca di Caterina. Questa, assai sorpresa, gli indica allora Joe – più vivo che mai – che dalla platea applaude allo spettacolo dei suoi genitori finalmente riuniti sul palcoscenico grazie al suo stratagemma.
Durata: 136 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Clare Peploe e Giuseppe Bertolucci, da un soggetto di Bernardo Bertolucci, Giuseppe Bertolucci e Franco Arcalli
Música Ennio Morricone
Fotografía: Vittorio Storaro
Produzione: Giovanni Bertolucci per la Fiction cinematografica S.p.A. / 20th Century Fox
Genere: Dramma
Durata: 314 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Berolucci
Sceneggiatura: Franco Arcalli, Giuseppe Bertolucci, Bernardo Bertolucci
Música: Ennio Morricone
Fotografía: Vittorio Storaro
Cast: Gérard Depardieu, Robert De Niro, Dominique Sanda, Stefania Sandrelli, Donald Sutherland, Burt Lancaster, Sterling Hayden, Francesca Bertini, Laura Betti, Werner Bruhns, Stefania Casini, Anna Henkel, Ellen Schwiers, Alida Valli, Romolo Valli
Produzione: Coproducción Italia-Francia-Alemania del Oeste (RFA); Produzioni Europee Associati (PEA), Les Productions Artistes Associes, Artemis Film
Genere: Dramma|Storico
Mezzo secolo di storia d’Italia tramite i destini paralleli di Olmo Dalcò e Alfredo Berlinghieri, da quella mattina dell’anno 1900 in cui il bastardo del clan dei mezzadri e il rampollo del padrone nascono nella stessa corte della Bassa Padana, fino al 25 aprile 1945, giorno della Liberazione.
In questo lasso di tempo, sia pure appartenenti a classi opposte, i due “fratelli di latte” crescono insieme, conoscono gli inizi della meccanizzazione del lavoro agricolo, perdono i nonni amatissimi, attraversano il lungo sciopero del 1908 e i disastri della Grande Guerra, poi prendono moglie, mentre la borghesia agraria, sentendosi sempre più minacciata dall’organizzarsi dei “dannati della terra”, sulla scia della rivoluzione russa, aiuta il fascismo nascente a conquistare il potere al fine di difendere ad ogni costo la perennità dei suoi interessi, in quanto casta dominante. È l’inizio del Ventennio nero.
Odiato dal fattore Attila, squadrista della prima ora, Olmo, che è rimasto vedovo della maestrina socialista Anita, morta di parto alla nascita della loro figlia, si ritrova costretto a fare il norcino itinerante e proseguirà clandestinamente la lotta per la giustizia sociale. Alfredo, dimostrandosi incapace di reagire con la dovuta fermezza ai soprusi dell’ordine nuovo e alla ferocia crescente dei tempi, diventerà a poco a poco l’ombra di se stesso, soprattutto dopo la partenza della bella sposa, Ada, il cui naufragio nell’alcolismo altro non è forse che il segno di un’acuta lucidità sul corso delle cose, alla vigilia di un altro spietato conflitto mondiale.
Tornano a galla sullo schermo le prime immagini della caduta del nazifascismo, nel ’45, seguite questa volta dal ritorno a casa di Olmo, insieme alle rondini, dalla rabbia vendicatrice e l’esuberanza dei contadini, e infine dall’utopistico processo popolare al padrone improvvisato nell’aia. I padroni però se la cavano sempre — lo ribadisce l’ultima battuta del film —, così come, diversi decenni dopo, fallirà anche il suicido di Alfredo, ormai vecchissimo e stanchissimo, nella vertigine temporale dell’inquadratura finale, dove ridiventa inaspettatamente bambino, sdraiato per lungo tra i binari del treno rosso di una volta. Quasi a dire, in sostanza, che l’esatta storia che abbiamo appena visto potrebbe ricominciare e ripetersi all’infinito, almeno dal 1908 in poi.
​
Premi:
​
1977: National Society of Film Critics Awards (NSFC): Nominato per la migliore fotografia
1976: Bodil Awards (Danimarca): Miglior film europeo
1976: Unione Giornalisti Cinematografici Italiani: Nominated Actresses Sec. (Valli & Betti)
1976: Premio Sant Jordi: Migliore interpretazione in un film straniero (de Niro)
1976: Festival di Cannes: Selezione Ufficiale (Fuori Concorso)
Durata: 125 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Franco Arcalli
Música: Gato Barbieri
Fotografía: Vittorio Storaro
Cast: Marlon Brando, Maria Schneider, Jean-Pierre Léaud, Massimo Girotti, Maria Michi, Catherine Allegret, Giovanna Galletti
Produzione: Coproducción Italia-Francia; Produzioni Europee Associati (PEA), Les Productions Artistes Associes. Distribuida por United Artists
Genere: Dramma| Erotico
Paul, un americano maturo quanto tenebroso, naufragato da anni a Parigi, incontra per caso la giovane Jeanne in un appartamento vuoto messo in affitto, dove improvvisamente si ritrovano a fare l’amore per terra, senza preamboli. Senza sapere nulla l’uno dell’altra, di comune accordo si ritroveranno nello stesso luogo per tre giorni consecutivi. Nel frattempo scopriremo che la moglie francese di Paul si è suicidata la notte precedente nell’albergo a ore del quale era proprietaria.
Jeanne, invece, vive ancora dalla madre, vedova di un colonnello caduto in Algeria, ed è la protagonista di un ritratto televisivo in stile cinéma-vérité girato in quei giorni dal fidanzato Tom. A mano a mano che gli amplessi tra i due amanti anonimi si ripetono, Paul sembra innamorarsi di Jeanne, proponendole di sposarla proprio quando la giovane donna decide di rompere la loro breve relazione.
Dopo una sbornia in una balera dove si svolge un concorso di tango, lui la rincorre per strada, fino a forzare la porta di casa sua. Lì, lei tira fuori la vecchia pistola del padre e gli spara a bruciapelo. Sotto choc, pronuncia poi a bassa voce le parole che ripeterà alla polizia: “Era un pazzo, voleva violentarmi, ho dovuto difendermi, non conosco il suo nome. Era un pazzo…”
​
Premi:
​
1973: Oscar: nominato per il miglior regista e miglior attore (Marlon Brando)
1973: Golden Globes: nominato per il miglior film drammatico e regista
1973: BAFTA Awards: nominato come miglior attore (Marlon Brando)
1973: New York Film Critics Circle: miglior attore (Marlon Brando)
1973: Directors Guild of America (DGA): nominato per il miglior regista
Durata: 108 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci (Novela: Alberto Moravia)
Música: Georges Delerue
Fotografía: Vittorio Storaro
Cast: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda, Gastone Moschin, Enzo Tarascio, Fosco Giachetti, José Quaglio, Pierre Clémenti, Yvonne Sanson, Orso Maria Guerrini, Giuseppe Addobbati, Christian Aligny, Antonio Maestri, Milly, Luciano Rossi, Alessandro Haber, Pierangelo Civera, Massimo Sarchielli, Umberto Silvestri, Carlo Gaddi, Luigi Antonio Guerra, Furio Pellerani
Produzione: Coproducción Italia-Francia; Mars Films Produzione, Marianne Productions, Maran Film
Genere: Dramma| Anni 30/40
Marcello Clerici vive con il peso segreto di avere ucciso, all’età di 11 anni, un pedofilo che stava abusando di lui. Due decenni dopo, nel 1938, approfitta del suo viaggio di nozze a Parigi per coprire una delicata missione per conto della polizia politica fascista. Il vero scopo del viaggio è infatti quello di contattare, e poi di “eliminare”, un suo ex insegnante di filosofia, il professor Quadri, ormai un noto dissidente rifugiatosi in Francia. Dopo essersi sistemato in albergo, Marcello riesce a farsi invitare a casa del professore, insieme a sua moglie, Giulia. Anna, la moglie del Quadri, si offre subito di fare da guida nella capitale a Giulia, mentre il nostro rimane folgorato dall’inquietante bellezza della signora Quadri, cui propone perfino di fuggire insieme in Sudamerica. Non ci mette molto però a capire che Anna invece si è invaghita di Giulia. L’indomani, tra i mille tormenti che assalgono Marcello durante il lungo viaggio in macchina che lo porta al luogo scelto per l’agguato teso al Quadri, risulta inevitabile che andrà eliminata anche la donna, avendo deciso all’ultimo momento di accompagnare il marito…
Anni dopo, la sera del 25 luglio ’45, l’incontro fortuito di Marcello con l’uomo che credeva di avere ferito a morte da bambino segnerà per lui l’ora della resa dei conti.
​
Premi:
​
1971: Candidato all'Oscar: Miglior sceneggiatura adattata
1971: Golden Globes: nominato miglior film straniero
1971: Circolo dei critici cinematografici di New York: nominato come miglior regista
1970: Premio David di Donatello: Miglior Film (ex-aequo)
1970: Festival di Berlino: Interfilm Award (Raccomandazione)
Durata: 97 min.
Paese: Italia
Regia: Bernanrdo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Marilú Parolini, Eduardo de Gregorio (Historia: Jorge Luis Borges)
Música Giuseppe Verdi
Fotografía: Vittorio Storaro, Franco Di Giacomo
Cast Giulio Brogi, Alida Valli, Tino Scotti, Pippo Campanini, Franco Giovannelli, Allen Midgette
Produzione: Radiotelevisione Italiana (RAI), Red Film
Genere: Dramma
Athos Magnani arriva col treno e, da solo, scende a Tara, dove è stato chiamato da Draifa, antica amante del padre, per cercare la verità sull’assassinio di quest’ultimo, nel lontano 1936. Benché Athos non abbia mai conosciuto il genitore — morto prima della sua nascita —, essi sono perfetti omonimi e si assomigliano in modo impressionante. Donde la confusione di tutti gli abitanti del posto, che continuano a celebrare in ogni occasione la memoria dell’eroe locale dell’antifascismo.
Mentre prosegue l’indagine di Athos, attraverso le testimonianze a volte contraddittorie dei compagni e dei nemici del defunto, si fa sempre più ovvio che la versione ufficiale nasconde qualcosa… Finché gli viene confessato che non fu “il piombo fascista” a colpire suo padre, bensì i suoi stessi sostenitori, da lui convinti a mascherare la propria esecuzione — per un presunto tradimento — come un attentato fascista, destinato ad ancorare l’odio verso il regime nel cuore dell’intera popolazione…
Invece di rendere pubblica questa nuova “verità”, Athos decide di avallare la leggenda prima di tornarsene a casa. Salvo che rimarrà prigioniero a sua volta dalla ragnatela paterna, realizzando sul binario che nessun treno passa più a Tara da chissà quanto tempo.
​
Premi:
​
1971: Seminci: Golden Spike: Miglior film
Giacobbe, introverso — e assai nevrotico — professore in una scuola romana d’arte drammatica, s’imbatte sul Lungotevere in un altro “io” che ospita a casa sua, nascondendolo agli occhi del vecchio domestico Petrushka. Il “sosia” — questo il titolo della novella giovanile di Dostoevskij alla base del film — accetta di compiere in sua vece le azioni che il protagonista, nella vita, risulta incapace di affrontare di persona. Così comincia col sostituirlo quando si tratta di svegliare i sensi di Clara, la figlia del direttore di Giacobbe, durante una fuga notturna in una convertibile da sogno. Poi, nel corso di una lezione su Antonin Artaud, l’inquietante personaggio — che si rivelerà essere anche una specie di serial killer ostile al consumismo nascente — spiega agli allievi che il teatro va portato nelle strade allo scopo di diffondere “il veleno [della sovversione] nel corpo sociale”. E, passando dalla teoria alla pratica, non esiterà a mostrare in classe come si fabbrica una bomba a mano tipo “Maiakovskij”. Intanto diventa sempre più evidente che lo “spettacolo” urbano che tutti insieme stanno preparando altro non è che la Rivoluzione.
Purtroppo, arrivato il giorno fissato per avviare la rappresentazione, sia i ragazzi che il loro mentore sembrano aspettarsi a vicenda a un’ora sbagliata. Appuntamento mancato con la Storia.
Durata: 105 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci e Gianni Amico, liberamente ispirato a Il sosia (1846) di Fëdor Dostoevskij
Música Ennio Morricone
Fotografía: Ugo Piccone
Cast: Stefania Sandrelli, Pierre Clémenti, Tina Aumont
Produzione: Giovanni Bertolucci per la Red Film; organizzazione generale Alberto U. Passalacqua
Genere: Dramma
Fabrizio, ventenne marxista di agiata famiglia parmigiana, è deciso a rompere i rapporti con la propria classe, cui appartiene anche la sua fidanzata, Clelia. Il probabile suicidio dell’amico Agostino provoca in lui una crisi che intuisce e capisce soltanto Gina, la sua giovane zia milanese, venuta a riposarsi dalla sorella in seguito a una depressione. I due, sia pure profondamente diversi, si amano in segreto, finché la passionalità della loro relazione si spegne, in parte per l’incapacità di lui a gestire le nevrosi di lei.
Rimasto solo, Fabrizio tenta di risolvere i suoi conflitti interiori discutendo con Cesare, un insegnante che da anni gli fa da guida ideologica. I due girano insieme per il Parco ducale in occasione della Festa dell’Unità, quando il giovane sembra perdere le sue ultime illusioni davanti alla mediocrità del modello piccolo borghese ormai offerto dal partito: “Il popolo accetta ciecamente quello che gli si dà. Mi fa paura… Vedi, io volevo un uomo nuovo, un’umanità di figli che fossero padri per i loro padri”. Considerandosi sconfitto, a Fabrizio non resta che rinunciare a ogni velleità rivoluzionaria e tornare, rassegnato, al conforto delle sue radici borghesi, sposando la bionda e “buona” Clelia.
Durata: 112 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Gianni Amico
Música: Ennio Morricone, Gino Paoli
Fotografía: Aldo Scavarda
Cast: Francesco Barilli, Adriana Asti, Morando Morandini, Allen Midgette, Domenico Alpi, Cristina Pariset, Enrico Salvatore
Produzione: Iride Cinematografica
Genere: Dramma|Politica
Il corpo senza vita di una prostituta viene trovato in un campo sul greto del Tevere. La polizia inizia subito le indagini e individua cinque sospetti appartenenti alla fauna della periferia romana. Mediante un sottile gioco a incastro, i loro vari interrogatori fanno da filo rosso al racconto, insieme ai flashback “a episodi” dell’ultimo risveglio pomeridiano dell’anonima vittima.
Tra evidenti bugie e mezze verità, il ladruncolo detto “il Canticchia”, l’ex magnaccia Bustelli (che vive alle spalle della moglie e della suocera strozzine), l’ingenuo soldatino calabrese “Costantino Teodoro”, il friulano Natalino e il sedicenne Francolicchio, ancora sotto choc per la tragica scomparsa dell’amico Pipito, ci raccontano ognuno a sua volta la loro giornata balorda di sole e di pioggia, prima di essersi ritrovati tutti, verso mezzanotte, nei pressi del Parco Paolino… Finché un testimone citato da uno di loro aiuterà i poliziotti a individuare in una balera il colpevole, vale a dire quello che aveva mentito più degli altri.
Durata: 93 min.
Paese: Italia
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Sergio Citti (Historia: Pier Paolo Pasolini)
Música Piero Piccioni, Carlo Rustichelli
Fotografía: Giovanni Narzisi
Cast: Francesco Ruiu, Alfredo Leggi, Allen Midgette, Gabriella Giorgelli, Wanda Rocci, Alvaro D'Ercole, Romano Labate, Giancarlo de Rosa, Vincenzo Ciccora, Lorenza Benedetti, Erina Torelli, Silvio Laurenzi
Produzione: Cinematografica Cervi, Cineriz
Genere: Dramma|Poliziesco